TERAMO – I sindacati e le Rsu dei lavoratori della Camera di Commercio di Teramo, come in tutte le Camere di Commercio d’Italia, hanno indetto lo stato di agitazione e un’assemblea dei dipendenti per l’adozione di ogni possibile iniziativa a contrasto dell’ulteriore taglio dei servizi e del personale. «E’ di questi giorni – si legge in una nota – la notizia che il Governo attraverso l’adozione di un Decreto Delegato, imporrebbe una riduzione del 15% del personale (che poi diventerebbe 25% per le Camere di Commercio accorpate, con conseguente esubero di circa 1000 unità sulle quasi 7000 oggi impiegate direttamente dalle Camere di commercio), con gravi ripercussioni sull’intero sistema esattamente il contrario di quanto stabilito dalla Legge di riforma delle Camere di Commercio cioè: garanzia della sostenibilità finanziaria dei nuovi enti e mantenimento dei livelli occupazionali. I sindacati fanno appello ai parlamentari teramani e annunciano che domani in mattinata si svolgerà un’assemblea con tutto il personale. «Si tratta di una violazione del testo della legge delega che scarica i costi della riforma sui lavoratori- prosegue la nota-. E’ iniquo ripagare in questo modo l’impegno di tanti lavoratori che hanno fatto del sistema camerale una delle eccellenze della Pubblica amministrazione italiana, una logica che vede nella riforma della Pubblica amministrazione semplicemente un alibi per “far cassa” sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini
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